Volta finirono in 12 giorni e mEzzo la fontina che teneva l’acqua misurata per 14 non permise il Contramaestro, che si riempiesse di nuovo fino al suo giorno determinato: onde furono costrecti i poveri a stare un giorno e mezzo senza bere, che facevano compatitone ; tale é il ri-f
gore, che in quelle navigazioni fi pratica circa
Facqua. Quefto pollò ben poi dirvi , che quella, che ci davano , era buonilfima * cioè lenza
eflère putrida e fetente, cqme fuole accadere e
ciò per diligenza fpeciale del Signor Capitano ,
il quale fece imbarcare tutta 1’ acqua per gU
palleggiai in alcune migliaja di fianchi grandi
di terra ben turati con fugherò * e al • di (òpra
con getto; e i frettante quali tutta in botri nuove , e ben cuftodite, ficchè durò fino all’ ultimo
limpida e perfettiflima. Così fotte Acceduto del
bifcotto, di cui raro era quel pezzo , che non
contenesse alcuni vermi, i quali nell’aprirlo movendoli , e fovente favellando per la tavola *
ini cagionavano non poca ripugnanza , naufea ,
ed ab borri mento. Ma la co» più penofa, -e che
af certo mi diede più occafione di efercitar la
pazienza, era la moltitudine indicibile di pulci , cintici, ‘e (òpra tutto dì pidocchi , che in
que’ calori crebbero fenza numero, e lènza fpe»
ranza di liberarcene; sì perché non v’ era jùo-
go, dove appartarli per vifita te e purgate i ye-
ftiti, che ne ciano pieni; sì perche farebbe fiato lo fletto, poiché una volta - fola che -uno fi
metteva tra marinari o'faldati per confettare ,
predicare , e-recitare il Rofario e cofa limili ,
fe ne ritornavaripieno alla camera, e li comunicava' a 5 compagni. Immaginatevi in tuia nave, dove, eravamo in tanti, che appena ci- potevamo muovere, e dove la maggior parte de*