Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/290

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pi ù1 quando’giuntisi Te nga qntefumus fi gtt© -rarono rawb-rid-un tempo girocchtoni, caWando»- 4o cooi foninttiffivozione è riverenza , allora fa ■chepotei contenermi‘di falciar correre lela- 'grifata qffereodomifì àl.p&rtfieto , édere queftè 'queHe anime redente coi preziofo fetigue di Se- •sù'Criftos che ptìc’ratwl. gémevano fot» lafchià- vièù del uBemOuio, e che forfè*-tuttora giaceteti feone in nnebris iy umbra morta. y fe. notvfoflero venati fucseffi temente Miffionarj inviati da Din per apporta? lo» la luce del Vangelo. :

Per più.•giorni poi profèguirapo : a celebrai te loro fette còri canti', -giacchi./- e- danze ,• accen- rendaa vederle la miglio! pitrte della «Città ,fe principalmente il Governano» Capitan1 Generate .di'quefta Provincia, H quale-ndn fapev# fakikt*- fi di rimirarli ) ónde in-gradi* rtfSóa 1 Eccèlle rv- za fu neceffario' più volte profcgéirte fin-doifó aF Ave Maria/quando appena fi diftingue vanta "più 4e perfonev Tra le altre danze toto trtia *venera grazi o&ffima, che poteva ‘mirarli. Ofp gàby;idn qualfifia Europeo, e confifteva in dodici-$£if- cittllf/veftrti alf Inga,:cotae ‘dicono, che* eri il ■pcrémBénto;-de igli antichi Indiani Nobili del Perù', e vertivano- rotti con: alcuni (burnenti pquaè. tré can'.picciolè Arpe pendenti -dal collò;; altri

coa chitarre; ed altri con piccioli viólinetriVEd

-effr foli fi‘fonavano allo fteffo tempo la danza , .rc fe;da/ballavano, ma con tal rigor di eàdeùró, er roh qaE ordine di figura, che fi guadagnava l’ applaùfoV. ed -approvazion di tutti . E lo fteìio era-dell’altre loro danze,- nelle quali - là cofiè* -mio parer più ‘ammirabile-, era quell’efafttezwi •dd tempo', e-. dell’ordinanza, fenza- errar’ un’apice, -per' quanto '.fodero beh’ lunghe le ’dabee, etl 'éi&italvalQa -in numero.xH Tedici , o v.enriquat- j S 4 tro.