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Del Paraguai. 29

andarono ben presto in rovina a cagione del freddo, e della mancanza di viveri. Per altro nè pure a quel paese, tuttocchè patisca de i rigorosi verni, mancano buone pasture, selve, animali, ed altri comodi: e sopra tutto vi è abbondante la pesca: laonde abitato e coltivato che fosse da gente industriosa e civile, si può credere che riuscisse più utile e delizioso di molti de’ paeai posti al Settentrione dell’Europa. Felice Provincia si è da dire quella del Tucuman, situata alla parte Occidentale del Paraguai verso il Mezzo dì, perchè d’aria temperata e sana, e di terreno per lo più assai fertile, e non inferiore in molti luoghi a i migliori d’Europa, benchè in altri sterile e deserto. Scorrono quivi due Fiumi assai ricchi d’acque, cioè il Salato, e l’Esterro, abbondanti di pescagione, e che inondano le campagne vicine nella stagion delle pioggie, le rendono atte a produr copiose raccolte di maiz, di riso, d’orzo, e d’altri legumi. Per la bontà de’ pascoli, quivi a maraviglia si moltiplicano i buoi, le pecore, i cervi, ed altri animali, con esservisi perciò introdotto un gran lavoro di tele di lana, e di bambagia. Havvi anche una suntuosa miniera di sale cristallino, pernici, e colombi senza fine con altri doni della natura, ch’ io tralascio. Tre Città hanno ivi fondate gli Spagnuoli, cioè San Giacopo l’Esterro, che è Vescovato, San Michele, e Cordova; nella qual’ ultima, i PP. del la Compagnia tengono pubblica Università, concorrendo a questa da tutto il Tucuman que’ giovani Spagnuoli, che bramano d’essere istruiti nelle Scienze. Altre picciole Colonie Spagnuole, che portano anche il nome di Città, si truovano in questa Provincia, cadauna lungi per l’ordinario dall’altra cento, ducento, trecento ed anche più miglia.