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dal 1635. fino al 1637. scritte in Lingua Spagnuola, e tradotte da Francesco Hamal. Aggiungasi Antonii Ruiz de Montoya Historia de missa sub Christi jugum Paraquaria; e Nicolai de Theco Historia Provinciæ Paraquariæ Soc. Jesu, che dicono essere Libro rarissimo; e Jacobi de Machaule Relationes de Paraquaria. Ma questi Libri, oltre, all’essere scritti in Latino, da pochi ancora son conoscinti, e da meno posseduti in Italia. Senza che è da sapere, che narrando quegli Scrittori le avventure del Paraguai di un Secolo fa, non sono atti a farci ben intendere il felice stato presente della Religione, e de i costumi d’oggidì delle Riduzioni Cristiane, delle quali io ho preso a scrivere. Ne’ vecchi tempi ad altro non si stendeva lo sforzo de i Padri della Compagnia, che a far delle lunghe scorrerie per le Provincie interne dell’America Meridionale, predicando il Vangelo, ma senza guadagnare alcuna intera Popolazione di quegl’ Indiani; e ridurla a vita civile e Cristiana con Chiesa, ed unione stabile di Famiglie. Il frutto, che se ne ricavava allora, consisteva in battezzar fanciulli moribondi, e tirar fuori de gl’Infedeli quei che si convertivano, conducendoli ad abitar nelle terre Cristiane. E’ ben’altra cosa oggidì. Trionfa la Croce in mezzo a que’ Barbari in moltissimi Luoghi, con Repubbliche numerose di gente, che adorano il vero Dio, e godono un’invidiabile stato, come spero io di far conoscere con sicure memorie di que’ paesi. Quel solo, che avrei desiderato, ma non ho potuto ottenere, si è una più minuta relazion del paese, cioè della qualità delle lor terre, animali, uccelli, alberi &c. delle maniere del pescare, cacciare &c, con altre simili notizie, le quali per la lor novità sogliono ricrear chi legge. Quanto nondimeno ho potuto raccogliere, tanto forse è, che potrà