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benito mussolini 143

toline illustrate. Domani è Pasqua. Senza le cartoline illustrate, nessuno si sarebbe ricordato della solennità.

Pasqua del 1916.


Quando, prima dell’alba, mi sono alzato per ispezionare la vedetta, pioveva. Poi, la pioggia è diventata nevischio e neve. Nella «ridotta» è tutto uno sgocciolamento. Sul piancito c’è già un bel guazzetto.

— Fra poco si va in buca... — dice qualcuno.

Le ore trascorrono lente, interminabili. Si canticchia:

Ed anche la Terribile

Dice eli è stala in guerra;
E’ stata a Serpenizza

A ramazzar la terra.

Non attacca. Mezzogiorno: nevica sempre. Pomeriggio: nevica ancora. Un giornale. L’annuncio dell’arrivo dei soldati russi in Francia, la conquista del Col di Lana e la conquista di Trebisonda sollevano gli spiriti. Crepuscolo. Nevica sempre. Pasqua bianca.

26 Aprile.


Notte un po’ agitata. Verso le due le mitragliatrici austriache hanno incominciato a «cantare»;