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Pagina:Myricae.djvu/228

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204 myricae


dove serene brillano le stelle
sul mar di nebbia, sul fumoso mare
in cui t’allunghi in pallide fiammelle
tu, lento Carro, e tu, Stella polare,
passano squilli come di fanfare,
24passa un nero triangolo di gru.

Tra le serene costellazïoni
vanno e la nebbia delle lande strane;
vanno incessanti a tiepidi valloni,
a verdi oasi, ad isole lontane,
a dilagate cerule fiumane,
30vanno al misterïoso Timbuctù.

Sono passate... Ma la testa alzava
dalla sua pietra intento il pellegrino
a quella voce, e tra la nebbia cava
riprese il suo bordone e il suo destino;
tranquillamente seguitò il cammino
36dietro lo squillo che vanìa laggiù.