Pagina:Narrazione, e disegno della terra di Prato di Toscana.djvu/32

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28 NARRAZIONE DI PRATO

oggi da detto Santo, S. Procolo, fuggendo con sua compagni la persecuzione de’ suoi nimici, sendo assaliti da gran sete, fece orazione al Sig. Iddio, e fu esaudito, che in detto luogo miracolosamente apparse detta Fonte, la quale guarì molti malati di più forte d’infirmitadi, che ne bevettero, e tuttavia vi è un’acqua buonissima e leggierissima, e sanissima più di tutte l’altre del paese, ed è molto frequentata da gl’ammalati, e da’ sani, il Signor Iddio spiri a chi può, che si ricuopra la Chiesa, ch’è scoperta, e rovinata dal tempo, e dalla poca cura, che n’è stata tenuta, la quale è di Padronato della Comunità di Prato, come quasi sono tutte le Chiese, e luoghi publici della Terra, e suo contado, ne’ quali in tutti ancora si vede l’Arme di detta Comunità per segno di dominio, memoria e padronato, e quella è una gran memoria d’antichità; se detta Chiesa fu fatta in tal tempo, ò quivi intorno, ò poco di poi, che apparì detta Fonte Procola miracolosamente, che verrebbe ad essere almeno intorno a 1070. anni in circa, il che rappresenterebbe Prato, essere antico, se era in essere a detto tempo, e poiche in detta Chiesa si scorge l’Arme della Comunità, bisogna tenendo per certissimo; se bene non ne apparisce altro riscontro, che si sappia: E se S. Procolo benedetto non fa un’altro miracolo, come fece della Fonte, Dio voglia che la Comunità


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