Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/25

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addio! 11


magnetismo; per la prima mi dichiaro contraria alle teorie di Mesmer.

Il sottotenente, che era sciocco e vanesio, mi ringraziò con uno sguardo, supponendo forse che avessi voluto sostenerlo; — io provai allora un sentimento di alterezza offesa e replicai per confonderlo:

— Eccetto che non si tratti di quel magnetismo naturale che diffondono due occhi intelligenti e che noi siamo così poco avvezze a vedere nei nostri ridicoli e pretensiosi damerini.

Il sottotenente si morse le labbra; la principessa riprese la parola con fuoco:

— Non discutiamo il magnetismo, — chiamatelo come volete, ma qualche cosa in quegli occhi c’è. Conosco più di una signora che perdette i sonni per aver creduto di poterli guardare impunemente. Vi confesso che tre secoli addietro non mi sarei fatta scrupolo di accusarlo come stregone... salvo però a fabbricargli io il rogo.

Questa facezia della principessa fece ridere e la conversazione cambiò argomento.