Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/163

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dire perchè la mia collera si trovasse infrenata da quel gesto che quantunque rispettoso aveva tuttavia una leggerissima e forse lontana intenzione di sarcasmo. Cercavo una parola quando egli mi prevenne:

— Signorina — disse con purissimo accento tedesco — le circostanze sono contro di me. La prego anzitutto a perdonarmi se mi trova in questo luogo.

Risposi dignitosamente:

— Non prima ch’ella siasi spiegata.

— È giusto.

Mi narrò allora che trovandosi a passeggiare nel parco vicino si sovvenne di aver visto una fanciulla dall’altra parto del muricciolo ed affacciatosi per curiosità un movimento brusco gli fece cadere il berretto. A questo punto della narrazione vedendomi ridere soggiunse con brio:

— Eccoci pari. Le nostre due risate si equivalgono.

Non mi piacque la prima frase: eccoci pari. Chi era desso per mettersi a pari della principessa Bazwill?... Ma poi riflettendo che avendomi trovata a piedi nudi in un ruscello non poteva certamente sup-