Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/169

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seducente in questa stagione. Nessun posto del giardino mi piace di più. Mi lasciai cadere sul margine stanca ma beata, respirando l’aria pura, toccando l’erba colle mani, tutta presa dalla dolcezza di vivere in mezzo alla natura.

È stato così? Sì, è stato così. Improvvisamente una voce che non mi era più ignota mormorò al mio tergo: Eccomi! e lo sconosciuto apparve. Balzai in piedi.

— La signorina mi ha chiamato? — disse lui con perfetta disinvoltura.

— Io non ho chiamato.

— Intesi pronunciare: Hans.

— Non ho aperto bocca.

— Qual voce fu mai allora?

Confesso di non ricordare più una frase che egli disse ancora perchè mi trovavo agitata e singolarmente compiaciuta e dispiacente ad un punto di quel che avveniva. Io dovevo certamente adirarmi per l’insistenza di quell’intruso e nello stesso tempo mi divertivo a vederlo a saltar fuori come un diavolo dalla scatola; e poi c’è un’altra ragione la quale proprio non saprei spiegare se non dicendo che mi piace vederlo.