Vai al contenuto

Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/202

Da Wikisource.

— 196 —

vestito di velluto amaranto. Non ho mancato di dirle che mi sembra magnifico.

· · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · ·

Mio padre ha osservato che ho mutato di carattere. Possibile? Mi trova aspra, nervosa, eccitabile.... sarà vero? Ho pianto un poco ieri, senza sapere perchè, ma questo a lui non può esser noto. Sono qualche volta stanca, stanca di essere ciò che sono, ecco. Vorrei potere addormentarmi come la Bella nel bosco e dormire cento anni. Chi sa che cosa troverei di qui a cento anni.

· · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · ·

È per sabato dunque la festa dell’Albatro, la mia prima festa! Si sussurra che debba intervenire il principe ereditario. Chi sa se sarà vero!

Sono presa da una certa emozione, naturalissima del resto, e voglio farmi bella: anche questo è più che naturale.

Doucet mi ha mandato l’abito: una sinfonia in bianco, alla quale il suo ingegno di sarto parigino è riuscito a dare una nota di originalità squisita.