Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/209

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ognuna delle energie occulte chiuse dentro di sè colla esuberanza magnifica di un fiore giunto al completo sviluppo dei suoi colori e del suo profumo.

Triste ancora, ella non permetteva alla sua tristezza di fiaccare la sua energia, e nemmeno di uscire da quel silenzio sacro dell’anima dove non vi è più posto per un’altra persona che non sia un altro sè stesso, Provava in certi momenti una voluttà selvaggia a riprendersi, a sentirsi intera, a consacrare al proprio miglioramento quell’ardore di passione che aveva profuso per tanti anni sull’altare di un idolo insensibile e crudele.

Nelle pagine di Filippo Minna leggeva con un crescendo di entusiasmo lo svolgimento di quei pensieri che l’avevano tanto attirata a lui facendole credere che le loro anime fossero eguali.

“Come il soldato antico forbiva la spada per una santa guerra e l’agricoltore l’aratro per dissodare le zolle infeconde e l’orefice gli ordigni dell’arte sua affinchè l’oro risplenda in tutto il suo fulgore e vi si incastonino le gemme simili a rari e mera-