Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/134

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che, approfittando del giorno festivo, accomodava certi guasti alla scansia, quando venne a passare tutto rifatto a nuovo e ridipinto di giallo il calessino del signor Bassano. Il puledro si arrestò proprio davanti al negozio e il signor Bassano si presentò sulla soglia ostruendola quasi completamente.

Egli veniva a vedere come stesse Giovanni in seguito alla gita nel fosso con relativo calcio; ma poichè il giovinotto stava picchiando chiodi, era evidente che la salute non lasciava nulla a desiderare.

Chiarina, tirando da parte la sua seggioletta di paglia, andò nella stanza attigua a prendere una sedia più robusta per il signor Bassano, e tutti tre tornarono a rifare il racconto del disastro aggiungendo particolari e commenti. A un tratto il signor Bassano, guardandosi intorno, esclamò:

— Come va il commercio?

— Adagino, adagino — rispose Giovanni. — Cosa vuoi mai, in questo paese!

— Chi va piano, va lontano.

— Ma non qui.

— Sei un ragazzo sveglio tu, non temi la fatica.