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XII.
La visita.
Cadeva l’aprile quando una domenica Giovanni disse a sua sorella: Se vuoi, oggi ti conduco dai signori Firmiani. Nè certo poteva darle notizia più grata, poichè Chiarina arrossì di piacere quasi nello stesso momento che impallidiva per la commozione.
Era già stata a sentir messa in quella bella chiesa di S. Eustorgio dai colonnati maestosi che le incutevano un rispetto pieno di venerazione; chiesa nobile e severa, ben fatta per alimentare il sentimento religioso in un’anima profonda. Ella attraversava leggermente le ampie navate, non fermandosi che alla cappella recondita e misteriosa che sta dietro