Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/186

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Peggio che andar di notte. Chiarina non conosceva certo mille persone. Ella disse tranquillamente:

— Non saprei.

Giovanni spezzò il pane con un colpo secco, quasi la singolare notizia non potesse presentarsi senza un po’ di rumore.

— La Virginia!

— Quale Virginia?... quella del Vitello bianco?

— Appunto.

— Che combinazione!

— La combinazione non sarebbe nulla. È lei che bisogna vedere. Ha un cappello colle piume, le calze traforate... bisogna vedere, bisogna vedere.

— Le hai parlato?

— Mai più. Scendeva le scale adesso, quando io le salivo, e lo facesse apposta o per caso, tenne sempre la testa bassa. Io però l’ho riconosciuta subito. Abbiamo bucate tante siepi insieme e fatti tanti salti sui mucchi di fieno che non potrei dimenticarla.

— Che sia diventata ricca?

Hum! — fece Giovanni allungando la faccia. — Il mio consiglio e che ce ne stiamo