Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/191

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— E se vi provassi che questi denari furono guadagnati lealmente?... Se...

Daniele si alzò in piedi. Colla mano tesa, in attitudine nobile e paterna, interruppe la confessione dello sconosciuto:

— Basta — disse — io non vi chiedo ciò. Mi piace credere che tutto in voi sia leale. Non accetto perchè non accetterei nemmeno dal mio migliore amico. Non posso. La mia disgrazia è irreparabile, quantunque (sorrise tristamente) non insopportabile.

Prese il sacchetto colle due mani e lo posò sulle braccia del Disertore che fremente e confuso si ritirò in silenzio.

Accanto all’uscio vide Clelia ritta contro il muro e bianca come una statua. I loro occhi si cercarono; in quelli del Disertore brillava una lagrima ardente.

Clelia volle parlare, ma tutta la sua anima era condensata nello sguardo; ella assorbiva quella lagrima e la faceva sua.

Il Disertore sentì tutta la dolcezza del conforto che gli offriva l’amore; i suoi occhi espressivi ne ringraziarono Clelia e per la seconda volta le dissero nel loro muto, eloquente linguaggio: «Ti amo.