Pagina:Neera - Iride, Milano, Baldini, 1905.djvu/306

Da Wikisource.

— 296 —

Allah. Nel giorno ideale della creazione, quando i mari scintillavano nelle loro vasche di corallo e gli uccelli liberi correvano dall’una all’altra sponda posandosi sugli alberi incontaminati, anche le anime fluttuanti per lo spazio, inconscie di vincoli terreni, saranno convolate a puri amori ed a dolcezze paradisiache, delle quali la terrena voluttà non è che un pallido riflesso.

— Sarà; mi vorrete però concedere che per anime fluttuanti nello spazio non era il caso di creare i frutti saporiti che pendono dagli alberi, nè di dare alle carni di certi animali quel gusto delizioso che emanano girando su uno spiedo. Vi domanderò anche: Perchè furono creati i sessi? e perchè i sessi appartengono al corpo e non all’anima? Mostratemi due anime che fluttuando in giro popolino lo spazio di altre anime e crederò alla loro superiorità.

Un frutto maturo, staccandosi dal palmizio, cadde sul naso dell’eloquente Nourredin che si affrettò a tirare fuori il fazzoletto.

Bettredin supponendo che il suo compagno volesse starnutire ebbe la compitezza di dirgli: Felicità!

La qual cosa non consolò nè punto nè poco il filosofo materialista.