Pagina:Neera - L'amor platonico, Pierro, 1897.djvu/16

Da Wikisource.

soli, dal momento che Aristotile si domanda per ben due volte «se l’amore sia essenzialmente desiderio di convivenza sensuale * e due volte risponde di no, e riscontra nell’amore in genere tratti che nel desiderio del contatto sensuale non si trovano, concludendo «non sempre chi più ama desidera quel contatto». E sia pure che aneti’ egli al pari del maestro non avesse in mente le donne quando scriveva ciò, si dovrà convenire che l’importanza è di stabilire una data teoria; le applicazioni e le conseguenze sftiggono allo stesso inventore. Ac- ==Pagina:Neera_-_L'amor_platonico,_Pierro,_1897.djvu/17==o cettiamo dunque la definizione di «amor platonico» che ha almeno il vantaggio di essere bene o male intesa da tutti e vediamo quale sia il suo posto nella odierna società.

Se ci poniamo a raccogliere il suono di quelle due parole ripercosse contro le pareti di un salotto o d’un teatro, se ce ne giunge l’eco nei discorsi della piazza, dei clubs,dei caffè, esso è non di rado circonfuso da un cotal senso di ridicolo, al quale non sanno sottrarsi nemmeno le persone che meglio ne potrebbero discutere e si dice amante platonico come si direbbe cane scodato, provocando