Pagina:Neera - L'amuleto.djvu/176

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l'amuleto 171


arriva, fatalmente, inesorabilmente, di ciò che deve arrivare. — Oh! mio Dio! — pensai — datemi forza fino alla fine. — E poichè i fedeli già uscivano in folla dalla chiesa mi allontanai con maggiore rapidità, dileguandomi sotto gli alberi, con fermezza sì, ma non senza affanno; lo conosceva questo affanno il mio cuore che sembrava essersi fatto piccino piccino e non battere più che colla lentezza di una agonia.

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Nevicava da tre giorni senza interruzione; un deserto bianco mi separava da ogni essere vivente. Sapevo da Pietro che le strade erano quasi impraticabili e mi parve una giustificazione sufficiente per mio cugino che non vedevo da due settimane, motivo per cui restai molto sorpresa una mattina, al trovarmelo innanzi.

— Sono qui per combinazione — disse subito Lui — andai d’urgenza a chiamare il medico per la mia vicina