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La moglie del dottore ci pensò un poco e dopo averne sbagliati due o tre pronunciò finalmente un nome, che disse assolutamente essere quello.
Matilde non chiese altro.
La sera stessa chiamò a parte la servetta e 1e consegnò una lettera da mettere in posta.
Nei giorni seguenti nulla parve mutato; ella continuò a lavorare taciturna e pensierosa; solo a rari intervalli si poteva osservare che un tremito nervoso l'agitava tutta, e il pallore intenso delle sue guancie, i solchi lividi delle occhiaie dicevano che neppure nel sonno ella trovava pace.