Pagina:Neera - La freccia del parto ed altre novelle.djvu/273

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tonino l'eremita 265


— Ci fosse almeno una bracciata di legna! — ribattè la pappagallina Luigia — faresti cuocere il riso, nevvero mamma?

— La legna c’è! — esclamò Tonino dalla soglia, non vedete che il pesco è morto?

— È proprio morto? — domandò la madre con indifferenza, insensibile a quel leggero aiuto.

— Sì, è morto, a toccarlo lo si sente secco che canta.

— Ah! le belle pesche dello zio Tonino! gemette la vedova.

— Quello ch’è passato è passato. Lo zio è morto e muore anche il suo pesco. Andiamo ad abbatterlo, mamma, che almeno ci scalderemo.

— Oggi è il giorno dell’Epifania, figlio mio, non si lavora.