Pagina:Neera - La freccia del parto ed altre novelle.djvu/44

Da Wikisource.
36 la freccia del parto


— Ho io sola il triste privilegio di rendervi muto; per il solito non fate così.

— È vero, capisco anch’io che è una stranezza, perdo vicino a voi tutto il mio spirito, e sa il cielo se ne avrei bisogno.

— Davvero?

— Sì. Mi apparite così diversa dalle altre donne che vado chiedendo a me stesso se per caso foste un fenomeno.

— Mi studiate dunque?

— Vi studio.

— Eppure credo di essere così schietta!

— Non mi fido io alla schiettezza.

— Ne avrete certamente dei buoni motivi.

L’accento di Costanza era leggiermente malizioso, ma egli non vi badò; stette zitto un momento e poi chiese: