Pagina:Neera - La sottana del Diavolo, Milano, Treves, 1912.djvu/190

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184 l'avventura di tre furbi


tremila trecento lire nella busta, vi appose rapidamente la lingua, la chiuse e la restituì con un inchino.

— Servo suo signore e buon viaggio!

Il "Bisogna" si voltò per ringraziare ancora una volta il servizievole sconosciuto ma non lo vide più. Egli era già scomparso, nè a dire il vero si diede troppa premura di farne ricerca poichè oramai tutti e tre non avevano che un solo ardente desiderio: quello di trovarsi a casa.

La Menica che li aspettava con impazienza avendo già fatto per suo conto una quantità non indifferente di castelli in aria volle subito sapere a quale cifra era giunta la vendita dei brillanti. Il cognato e i figliuoli ridendo sotto i baffi della meraviglia che ella avrebbe provato dinanzi alla somma non mai vista apersero con grande sussiego la busta pergamenata e.... la trovarono piena di biglietti dell’amido Banfi. Uno solo, messo da parte, era il biglietto da cento offerto dal generoso sconosciuto; ma quando vollero spenderlo si accorsero che era falso.