Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/132

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matica; sua moglie, una bionda lunga e magra, allattava il loro unico figlio.

In complesso non c’era niente da dire sembravano brave persone. Dopo qualche tempo un ragazzetto di otto o dieci anni venne ad accrescere la famigliuola; chi era? Sulle prime lo dissero un parente, un garzone, che so io, ma a poco a poco si seppe la verità. Era un figlio nato loro prima del matrimonio, messo all’Ospizio dei trovatelli, dimenticato per tutti quegli anni e ripreso nel momento opportuno di sfruttarlo. Egli infatti fu subito sottoposto agli uffici più gravosi e trattato duramente, come uno straniero che si è obbligati a tenere in casa, meno utile di un domestico, meno simpatico di un cane o di un gatto; il posto peggiore per dormire, il rifiuto della cucina per mangiare, scarse le vesti, frequenti le busse....

Ahi non posso ricordare senza fremere certe sere d’estate. Le mie finestre davano sopra un giardino e al di là del giardino