Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/83

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muove, fredda e serena parla in me la ragione, non mi illudo menomamente di convertire nessuno. Deve bastare alla coscienza un grido libero e coraggioso. Il tempo farà l’opera sua.

Consideriamo intanto che in seguito alla soppressione degli attributi femminili, cioè materni, la donna spinta fuori dalla sua orbita rovesciando tutti gli ostacoli nella sua corsa cieca, vorrà sopprimere anche la maternità. Quando ella sia ben convinta di non avere altri obblighi diversi degli obblighi maschili, e quando per la sua educazione, per le occupazioni, per le abitudini sia pareggiata all’uomo, e tolto di mezzo qualsiasi ostacolo morale o religioso, qualsiasi reticenza di pudore, qualsiasi responsabilità sessuale — alle quali cose si deve arrivare infallibilmente — per logica fatale e terribile la donna si rifiuterà a soffrire. Perchè, dirà essa, l’uomo deve avere dall’amore solo diletto ed io tanto dolore? Da questo alla soppressione del figlio non