Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/54

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Egli parlava a intervalli, disordinatamente. Senio lo lasciava dire, giudicando che fosse meglio per lui, poiché preferiva considerare l’accaduto non come un tradimento, ma come una comune sventura, che si infervorasse in tale ragionamento trovandovi almeno un momentaneo sollievo.

— Come accadde, vuoi sapere, eh? — soggiunse Stefano dopo qualche istante di silenzio. — La verità è che non ne so nulla. Quest’estate venne in paese un giovane signore forestiero. Passava tutti i giorni davanti alla nostra casa; io non ebbi mai occasione di parlargli, non potevo pensare...

Si fermò col respiro affannoso. Aveva fidato troppo nelle proprie forze, ed ora il dolore lo vinceva strozzandogli le parole in gola.

— E che cosa intendi di fare adesso? — domandò Senio tentando una lieve diversione.

— Fra me e lei tutto è finito.

Come se questa dichiarazione pronunciata