Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/114

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— Ma sei dunque innamorato come un asino? — e di un coupé? Affemia che l’avventura è bizzarra. Bizzarra! bizzarra! — continuò Olimpio scuotendo il capo con aria beffarda.

— Ridi dell’avventura, ma ti giuro che l’amore è serio.

— Doppio motivo per ridere, allora. Cosa ti salta in mente?

— Di che?

— Di innamorarti, perdio! Ciò non ha senso comune.

— Sei bene innamorato tu! esclamò Roberto.

— Io? fece Olimpio sbarrando gli occhi.

— O lo fosti.

— Sapresti dirmi di qual donna?

Roberto avrebbe potuto nominarne più d’una, ma volendo un paragone serio, poiché il suo amore era serio, soggiunse:

— Di tua moglie.

— Ah, mia moglie... questo poi sì! Vero; io sono innamoratissimo di mia moglie; ma è un altro pajo di maniche; ho giurato, capisci? Non si scherza — ho l’obbligo di adorare mia moglie; tutto il mondo lo sa. Quando tu avrai sposato il tuo coupé, ovverossia gli occhi che hai visto dentro, allora...

Olimpio parlava con quell’accento calmo, sicuro, con