Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/216

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Così disse Olimpio prendendo il pittore sottobraccio ed uscendo insieme dall’osteria.

— Ti ringrazio — sarò uomo e questa volta l’orgoglio d’uomo avrà il sopravvento. Partirò senza dirle nulla; vedremo come mi accoglierà al ritorno.

Olimpio non si tenne sicuro. Per tutta la sera passeggiò a fianco di Roberto facendosi l’eco fedele de’ suoi sfoghi amorosi e descrivendogli a colori così vivi l’esito di quella breve eclissi che il pittore, credulo e per natura e per lo stato esaltato del suo cuore, rifabbricò castelli di rose sulle spine di quella passione morente.