Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/75

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IX.

Olimpio non amava sua moglie e non aveva mai amata nessuna donna.

L’amore, fior di virtù, era a lui ignoto.

Natura potente ma incompleta, poteva essere il genio del bene o il genio del male, se — e qui sta la mancanza — se non fosse stato assolutamente privo di sentimento.

I grandi delitti e le grandi virtù nascono da una sensibilità vigorosa. Si deve sentire molto per odiare come per amare. — Il cuore di Silla è grande come il cuore di Cesare — la sensibilità di Nerone eguaglia in peso specifico quella di Numa Pompilio.

Il buono e il cattivo si toccano; solo chi non è nè buono nè cattivo fa da sè.

Olimpio era solo nella sua indifferenza.

Ho detto che non aveva sentimento, e lo provo. Oltre il sentimento affettivo c’è il sentimento del bello,