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Una giovinezza del secolo XIX 115

al susino di sant’Anna, il quale andava coprendosi di gemme in attesa dei bei frutti d’oro, che sarebbero maturati in luglio sotto la protezione della gran Santa. Il non avere in casa nè uomini nè ragazzi permetteva loro di conservare quell’ordine e quella regolarità dei quali le donne sole hanno il privilegio; ma la loro solitudine non era egoismo, perchè il fratello stabilito a Milano era sempre presente al loro pensiero e non maturavano nell’oblio le susine di sant’Anna, che tutti gli anni un bel paniere ricolmo viaggiava verso la capitale, sì che io, prima ancora di conoscere le zie, conobbi le loro susine. E le belle passeggiate lungo il Po non le avranno mai rimpiante? La grande inondazione, per la quale si dovettero demolire tutte le case che fiancheggiavano la riva ne cambiò totalmente l’aspetto; anche il ponte costrutto per la ferrovia tolse vaghezza e maestà al corso delle acque; ma al tempo delle mie zie una passeggiata sull’argine era quanto di meglio Casalmaggiore potesse offrire. In qualunque giorno, a qualsiasi ora (chi le poteva trattenere dal momento che esse erano libere come l’aria?) "Il tempo è bello, andiamo a fare quattro passi sull’argine? — Ma sì, andiamo. — Tolgo dall’armadio l’abito di seta cangiante o quello à jardin? — Come vuoi.