Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/286

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di quella ispirazione e se ne stava, lei regina di incanti, nell’offuscamento delle tenebre prona al suolo, lei trionfatrice del senso, avvinta al fascino della bellezza occulta. E tutte le sue ebbrezze passate le parvero cenere in confronto alla transumanazione di quell’ora.

Tacita intanto la grande rivale, la Consolatrice, si avanzava stendendo fra i due amanti le sue ali invisibili, sollevando con esse il povero cuore che l’amore aveva straziato, portandolo più alto, sempre più alto, dove lo chiamava la pietà del suo destino, dove l’arte assorbe le lagrime dell’amore e le tramuta in gloria.

fine.