Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/170

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148 Non posso

Altro fato m’incalza. — Oh, mai nell’ora
Voluttüosa in cui tutto s’oblìa,
15E nel delirio rapida s’infiora,
Labbro d’amante mi dirà: Sei mia.
Su la mia bocca giovanile e pura
                    18Bacio è sciagura.

Tu mai non pensi l’amor mio?... Raggiante
Luce sarebbe di gioia e di gloria,
21Riso di giovinezza trionfante,
Inno di speme e canto di vittoria;
D’anima e di pensier, di mente e d’ossa
                    24Magica scossa.

E pur, vedi, ti scaccio e m’allontano,
Rigida e casta, ne la notte fonda;
27Non mi chieder perchè di questo strano
Tirannico mister che mi circonda;
Non richiamarmi ai morti sogni e ai baci....
                    30Non posso, taci!...