Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/99

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Fior di plebe 77

.... Io ritorno alla sera. — A me s’avvince
          Ella, tutta tremante;
E colla voce che ogni sdegno vince,
36Col grand’occhio bagnato e supplicante,

Scomposta, paurosa, scarmigliata.
          Bellissima d’amore,
Umil come una schiava appassionata.
40Ammalïante come schiuso fiore,

“Perdonami,„ susurra, — e colla mano
          Carezzando mi viene
“Non disamarmi, non fuggir lontano....
44Mi vendicai perchè ti voglio bene.„