Pagina:Negri - Le solitarie,1917.djvu/101

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gli adolescenti 95


invece di accanirsi nel rancore, considerar la follia, certo passeggera, di mio padre, come una malattia terribile dalla quale si esca o morti, o purificati?... È così difficile compatire?... è così difficile perdonare?... Io dovrò lavorare, viaggiare, farmi una posizione, una famiglia. Non potrò sempre starle accanto. Che farà, quando rimarrà sola?...

— No, Petruccio. Forse non si può sempre perdonare. Forse si giunge, talvolta, al punto dopo il quale il perdono non è più possibile.... Li vedi tu, mio padre e mia madre, in pace?... Ah, l’odio coniugale!... È una cosa terribile. Una volta almeno avevano il pudore della mia presenza. Ma già da un pezzo non mi sentono più, non ascoltano che il loro grido. Se l’un dei due non ammazza l’altro, è perchè non potrebbe continuare a vivere senza aver sotto le mani l’oggetto della sua demenza. Ma io non so aiutarli. Anche tu non sai aiutar la tua mamma. Io penso a te mentre si accapigliano: a te, a te, Petruccio!... Perchè non si separano?... Per me, dicono. Disgraziati che sono!... Petruccio, bisogna salvarmi, bisogna che ci salviamo insieme....

Il consapevole visino pallido, levato sup-