Pagina:Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu/14

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8 orazioni


Ed ecco, io l’ho dinanzi, quale mi apparve la prima volta che la vidi, or son molti anni: quale mi apparve, immutata, l’ultima volta che la vidi or son pochi mesi, nella Casa di Lavoro.

Il suo aspetto era quello di un essere che porti in sè stesso — e lo sappia — l’Assoluto della regalità.

Alta su tutto, la fronte: vasta bianca massiccia nell’aureola dei lievi capelli d’argento, dura infrangibile come fosse fatta di materia silicea, luminosa lontana come fosse fatta di materia astrale.

Dalla troppo grave pesantezza del corpo alla lentezza del gesto ieratico alle linee belle ma affloscite del viso, ogni particolare della persona straordinaria si riassumeva nella maestà di quella fronte.