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Pagina:Negri - Tempeste.djvu/109

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Ai sacrifici occulti e ai magnifici errori,
A l'energie del genio e ai palpiti de' cuori,
Al moto, al suono, al vol,
Io sciolgo, io sciolgo un inno irrefrenato, indomo;
Semplice come spica, robusto come l'uomo,
Eterno come il Sol!...


Soffrir?... soffrire è vivere: è la vertigin muta,
La voluttà tremenda, cieca de la caduta,
Giù, sino al fondo, giù:
Udir del precipizio la soffocata voce,
Dissetarsi di fiele, piegar sotto la croce,
Singhiozzare: mai più....


Poi scorgere ad un tratto nel buio un tenue raggio,
Rinascere a la speme, a la luce, al coraggio,
All'amore, a la fè:
Aggrapparsi a una corda, sentir nel corpo esangue
Scorrere a fiotti, a gorghi un rinnovato sangue,
E rïalzarsi re!