Pagina:Negri - Tempeste.djvu/110

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Per chi teme la lotta, si spalanchi un Taigete:
I deboli travolga la gialla onda di Lete,
Fredda come un avel:
Maledetto chi trema e si rivolge indietro,
Chi sta qual ombra nera di fluttüante spetro
Stesa fra l'uomo e il ciel!


Io salgo. — Dei fidenti, dei liberi, dei forti
Su pei dirupi alpestri mi seguon le coorti
Sacrate a l'avvenir;
E del meriggio innanzi a la dorata gloria
Io l'orifiamma sventolo e canto la vittoria
Di chi non può morir!...