Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/437

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penso che un'altra volta i' andiedi a caccia co' uno stioppo di diecimila scudi, tirai e i' la colsi in un ginocchio e nun l'ebbi. - Ma chi? Che bestia? - bociavano da ugni parte smascellandosi dalle risa. - Te ha' troppo alzato 'l gombito. La Marchese però a questo discorso principiò a sturbarsi e nun poteva siedere tranquilla al su posto; e quegli altri badavano a bociare: - Ma parla chiaro. Che 'ntendi te con questi 'ndovinelli? Dice il Mercante di sale: - I' penso che un'altra volta i' andiedi a caccia co' uno stioppo di ventimila scudi, tirai, e i' la colsi 'n mezzo al corpo e questa 'gli è la su' camicia. E in nel listesso tempo lui cavò fora la camicia ricamata che lui aveva rubbato la sera 'nnanzi d'in sul capezzali della Marchese. Il Re a simile vista scramò: - Dunque te nun sie' fedele? Te m'ha' tradito per lo 'nteresso. Nascette una gran discussione e la Marchese dovette fuggire via dalla vergogna, che tutti gli buttavano 'n faccia delle brutte parole e 'l Re nun la volse più altrimenti per su' sposa; e lei si niscondé 'n casa sua e nimo ne seppe più nulla. E accosì gli toccò questo giusto gastigo per i su' mali portamenti nel mondo.