Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/35

Da Wikisource.

- 33 -

Torino, dove tuttora si trova, e valse al Ginevri oltrechè la nomina d’ingegnere architetto, conferitagli dal Ministero, anche l’essere annoverato fra i soci onorari di più accademie di Belle Arti.

Nato in una discreta agiatezza, il Ginevri erasi ridotto negli ultimi anni della vita sua in tali strettezze che ove non gli si fosse accordata una pensione annua di novecento lire dall’ordine cavalleresco dei S. S. Maurizio e Lazzaro, avrebbe dovuto forse soffrire tutte le terribili conseguenze della miseria; e ciò dopo avere amministrato milioni di capitali. Cosa degna di nota: specialmente oggi, che in tutto si ha di mira il proprio interesse personale, per giovare al quale si commettono financo azioni disoneste, con una disinvoltura ammirabile. Che se taluno mi osservasse non esser degno di lode chi sperpera i suoi capitali, gli risponderei che il Ginevri cominciò a trovarsi in dissesto fino dal 60, quando per sopperire alle spese sostenute durante l’emigrazione, dovette vendere buona parte de’ suoi capitali; e che quindi perse tutto quanto aveva, specialmente per fare del bene o per compiere delle opere che egli credeva sarebbero state di lustro alla Patria, a Pergola, al suo nome.

Il patriottismo, il disinteresse e il buon