Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/12

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L’attitudine romantica dell’uomo moderno; — l’uomo nobile (Byron, V. Hugo, Sand); — la nobile indignazione; — la santificazione per mezzo della passione (considerata come vera «natura»); — il prender parte per gli oppressi, per quelli che hanno il peggio nella vita: motto degli storici e dei romanzieri; — gli stoici del dovere; — il «disinteresse» come arte e conoscenza; — l’altruismo come la forma più ingannevole dell’egoismo (utilitarismo) come l’egoismo più pieno di sentimento.

Tutto questo è il 18. mo secolo. Quello però che questo uomo moderno non ha ereditato è l’insouciance» la giocondità, l’eleganza, la chiarezza spirituale. Il tempo musicale dello spirito si è mutato: il godimento della finezza dello spirito e della chiarezza ha ceduto il posto al godimento del colore, dell’armonia, della massa, della realtà, ecc. Il sensualismo nelle cose dello spirito. In una parola è il 18° secolo di Rousseau.


12.


Amici miei, ci è toccata, da giovani una sorte dura. Abbiamo sofferto della nostra gioventù come di una grave malattia. Questo deriva dal tempo in cui siamo stati lanciati; tempo di grande decadenza interiore, di decomposizione, che con tutte le sue debolezze ed anche colle sue migliori forze reagisce contro lo spirito della gioventù. Lo sgretolamento e l’incertezza sono propri di questo tempo: niente si appoggia su solide basi e su una robusta fede in sè. Si vive per il domani, perchè il posdomani è dubbio. Tutto è liscio e pericoloso sulla nostra via, e inoltre il ghiaccio che ci sostiene è divenuto così sottile: sentiamo lo spiacevole e caldo soffio del vento che sta per scioglierlo; là dove andiamo nessun altro, fra poco, potrà più andare.


13.


Per la teoria della moderna tetraggine:

I nomadi dello Stato (impiegati, ecc.) senza patria.

La decadenza della famiglia.

«L’uomo buono» come sintomo di esaurimento.

La giustizia considerata come volontà di potere (disciplina).

La libidine e la nevrosi.

L’anarchico.