Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/278

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579.. Quello contro cui lottò: che una specie eccezionale faccia la guerra alla regola — invece di capire che la continuazione della regola è la condizione per il valoj-e dell'eccezione. Le donne emanci- pate, per esempio, le quali, invece di sentire la distinzione del loro bisogno anormale di cultura, vorrebbero spostare in modo generaile la condizione delU donna. — 580. L odio contro la mediocrità è indegno di un filosofo : mette in questione il suo « diritto alla filosofìa ». Proprio perchè egli è l'ec- cezione, deve prendere da regola sotto la sua protezioaie, e deve con- servare a tutto ciò che è mediocre il buon animo verso se stesso. 581. Come disgustare i mediocri della loro mediocrità? Io faccio l'op- posto, come si vede. Ogni passo lontano da essa conduce — io in- segno — neii'immorale . 582. L'impiccolimento dell'uomo deve valere per molto tem- po come unica mèta, poiché bisogna prima creare una larga base su cui possa stare una specie d'uomini più forti. (Sino a che punto sinora ogni specie d'uomini rafforzata si è trovata sullo stesso 1 i V e 111 0 di quella inferiore...). 583. La/, preponderanza temporanea dei sentimenti di valore sociale comprensibile ed utile: si tratta di costruire un basamento su cui possa essere possibile alla fine, una specie più forte. Misura della forza: poter vivere sotto valutazioni opposte e volere che esse siano eternamente. Stato e società come fondamento. Punto di vista dell'economia mondiale, l'educazione considerata come d i- s c i p 1 i n a. La lotta contro i grandi uomini giustificata da ragioni eco- nomiche. Questi uomini sono pericolosi, creati dal caso, eccezioni. — 2