 |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | |
'^ - 616. E solamente una proprietà della forza: avere tult" i tratti mor- bosi del secolo livellati però in una forza sovrabbondante plastica, restauratrice. L'uomo forte. «?. Il concetto «uomo debole e uomo forte» si riduce a questo, che nel primo caso è slata ereditata molta forza — è una somma: nell'altro ancora poca (eredità insufficent), di- spersione di 'Ciò che è stato ereditato) . La debolezza può essere un fenomeno d'inizio: «ancora poco», oppure un fenomeno finale « non più ». 11 punto iculminante è colui nel quale c' è una grande forza, in cui c'è forza da dare. La cmassa, quale somma dei deboli, reagisce lentamente; si difende contro molte cose per le quali «ssa è troppo debole — e da questa resistenza non può ricavare nessuna utilità: essa non crea, n on va avanti. Questo contro la teoria che nega l'individuo forte e che afferma « la massa agisce ». Gè la differenza che esiste fra più generazioni separate: possono esservi quattro o cinque generazioni fra l'uomo che agisce e la massa — una differenza cronologica. I valori dei deboli sono in alto perchè i forti li hanno assunti per potersene servire a dirigere. 618. Salute e morbosità: siate cauti! La norma rimane la floridezza del corpo, la forza impulsiva, il coraggio e la giocondità dello spi- rito ma, naturalmente anche la q u a n 1 i t à di morbosità che l'uomo può prendere su di sè e dominare, cioè ri- sanare. Ciò che farebbe perire gli uomini più delicati fa parte dei mezzi stimolanti della grande salute. 619. La dottrina » niente di troppo » si applica agli uomini con forza irrompente — non ai mediocri. L'ascetismo e la rinuncia sono sola- mente un gradino dell'altezza: più in alto sta <i l'aurea natura ». << Tu devi » — ; è l'obbedienza incondizionata presso gli stoici, gli ordini del cristianesimo e degli Arabi, nella filosofìa di Kant (è in- difYerente che si tratti di obbedienza a un superiore o ad un principio). Più alto che «tu devi» sta « iovoglio» (gli eroi;) più alto - 2
