Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/52

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4 — ridicità presuppone la riconoscibilità eia persistenza della persona. Di fatto spetta all'educazione condurre il membro del gregge a una determinata fede sull'essere deiruomo : essa prima fa credere questa fede, e in seguito esige la veridicità. it. È bene considerare « diritto » « torto » ecc. in un determinato senso, ristretto, borghese, come : Agisci bene e non temere nessuno : cioè fare il proprio dovere secondo uno schema determinato, gros- solano, entro i cui limiti è possibile la conservazione di un essere collettivo. Non stimiamo troppo poco quello che due mila anni di morale hanno coltivato alla nostra mente! 100. Norma secondo cui si deve decidere il valore degli ap- prezzamenti morali. 11 fatto fondamentale trascurato: Contraddizione fra: «il diventar più morale» e l'elevazione e il rinvigorimento del tipo: uomo. Uomo natura — la volontà della potenza. 101. I valori morali considerati come valori apparenti con- frontati con quelli fisiologici. 102. Tutte le virtù, condizioni fisiologiche: cioè le principali fimzioni organiche considerate come necessarie, come buone. Tutte le virtìi sono propriamente passioni raffinate e condizioni ele- vale. La compassione e l'amore dell'umanità come sviluppo dell'istinto sessuale. La giustizia rome sviluppo dell'istinto di vendetta. La virtù come piacere nella resistenza, volontà della potenza. L'onore come riconoscimento dei simili e di quelli che sono ugualmente potenti. 103. Giudizio: in tutti gli apprezzamenti si tratta di una data pro- spettiva: conservazione dell'individuo, di una comunità, di una razza, di uno stato, di una chiesa, di una fede, di una cultura. —