Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/348

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questo si potrà vedere così dentro della città, come ne

    der si dovesse alla nomina di degni ed idonei ecclesiastici per vacanti Vescovati ed Arcivescovati del Regno delle due Sicilie fu statuito. «In considerazione delle utilità che dal presente Concordato ridonda alla Religione ed alla Chiesa; e per dare un attestato di particolare affezione alla persona di S. M. il Re Ferdinando, Sua Santità accorda in perpetuo a lui ed a’ suoi discendenti cattolici successori al Trono, l’indulto di nominare degni ed idonei ecclesiastici, forniti delle qualità richieste dai Sacri Canoni, a tutti quei Vescovati ed Arcivescovati del Regno delle due Sicilie, pe’ quali Sua Maestà finora non godeva del dritto della nomina; ed a tale effetto tosto che sieno seguite le ratifiche del presente Concordato, Sua Santità farà spedire la Bolla d’Indulto.
        Feste popolari. In una gran Capitale come Napoli, tanto attaccata alla nostra Santa Religione, non sono da trascurarsi certe feste popolari che, comunque considerate, non lasciano di condurre l’osservatote alla conoscenza del vero carattere de’ Napolitani, e della varietà de’ loro divertimenti. Noi ci atterremo agli applauditi concetti del chiaro Canonico de Jorio espressi nella sua indicazione del più rimarcabile in Napoli e contorni. Nelle feste popolari, egli dice, il filosofo e l’imparziale godono nello studiare il modo di sorprendere la natura sul fatto, e conoscere i costumi delle classi nell’istante che trovansi in allegria; e l’archeologo non tarda a ritrovarvi di che occupare i suoi talenti, e l’erudite sue pagine. Quanti usi della plebe Greca e Romana non si conservan tuttora nel nostro popolo? Nè qualche cosa vi manca che rimonta all’antichità più remota. Si grida tanto p. e. da taluni contro il frequentissimo uso degli spari che i Napolitani fanno nelle divote funzioni; e vi è chi si adira nel vederli così inchinevoli al chiasso de’ colpi da fuoco; ma chi non sa quale religiosa idea attaccavasi un tempo all’acqua, al fuoco ed ai fiori? Queste ed altre archeologiche idee, già da qualche autore accennate; e quelle eziandio riguardanti gli usi politici e morali d’un popolo ne’ suoi esterni atti di religione, potrebbero essere un ricco argomento di profonde ricerche.