Pagina:Notizie storiche dell'antica chiesa di San Pier Forelli in Prato.djvu/31

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parte prima 15

Di alcune pie istituzioni e fondazioni fatte

nella chiesa di San Pier Forelli, e degli

altari della medesima.


Annovale di Giunta, maestro di pietra.— Seguendo l’ordine dei tempi, è da registrare in primo luogo l’annovale istituito da Giunta del fu ser Nuccio, maestro di pietra in porta Fuia; al quale dovevansi invitare multos presbiteros, expendendo qualibet vice solidos quadraginta denariorum. N’è memoria in un codicillo del 6 marzo 13791, nel quale trasferì vari legati di un suo precedente testamento; e fra questi è pure la donazione di una casa alla nostra chiesa2.


Benefizio di santa Maria Maddalena, e altare di san Luca. — Messer Filippo del fu messer Francesco Cambioni, abitante in porta Leone (così trovasi nominata la porta che un tempo si disse Fuia3), canonico di Prato e pievano di Sant’Ippolito in Piazzanese, fece a’ 29 di settembre del 1414 il suo primo testamento, rogato da Iacopo de’ Landi, con questa pia disposizione. «Item voluit, disposuit et ordinavit et reliquit dictus dominus Philippus testator, amore Dei, et pro remedio et salute animæ ipsius testatoris, et eius mortuorum, in

  1. Vedi fra i Documenti, al n° VIII.
  2. Vuolsi notare, che nè dell’anniversario nè della casa si trova altra memoria; il che farebbe supporre, che i pii legati non avessero effetto.
  3. In alcuni frammenti di una Cronaca d’anonimo pratese, che si conservano nell’Archivio Diplomatico, provenienza degli Spedali di Prato, si legge sotto il dì 8 novembre 1406. «Messere Ranaldo Gianfigliazi da Firenze, in questo dì podestà di Prato, fece ismurare e aprire porta Fuia, la quale era istata murata anni cinquanta; e in quel dì furono levate tutte le guardie e del palagio e delle porti, il dì e la notte.»