Pagina:Notizie storiche dell'antica chiesa di San Pier Forelli in Prato.djvu/37

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parte prima 21

Camera di Commercio, in virtù d’un rescritto sovrano de’ 26 d’ottobre. Il priore Cocchi procurò nel 1779 nuove indulgenze agli ascritti, e con fervorose esortazioni n’eccitò spesso la pietà: ma la sera del 7 di settembre 1783, mentre i fratelli stavano adunati ai consueti esercizi, ebbero l’annunzio che il vescovo Ricci ordinava lo scioglimento della pia società. Continuarono peraltro alcuni devoti a festeggiare l’anniversario dei Santi all’altare in cui da volgare pennello n’erano ritratte le imagini.

A piè di questo altare leggevasi la seguente iscrizione:

I X θ Υ Σ

IOSEPHO RARTOLI ANTONI FILIO

CIVI PRATENSI

HVMANIORIB. LITERIS AC PHILOSOPHICIS DISCIPLINIS

APPRIME EXCVLTO

QVI

DVM IN PATRIA MEDICINAM LAVDABILITER FACERET

VITAM CVM MORTE COMMVTAVIT

PRIDIE IDVS MAIAS AN. CIƆ IƆCCLXVII. ÆT. SV.Æ LIV.

HYACINTHVS BARTOLI PATRVELIS ET H.ERES

B. M. F.


Annovale di Antonia Sgaragli ne’ Lari, e dei coniugi Giovann’Andrea e Agata Lucia Troiani. — Antonia di Filippo Sgaragli, vedova di Giovambatista Lari di Prato, col testamento de’ 21 dicembre 1685, rogato da Antondomenico Meucci, lasciò scudi dugento al rettore della chiesa di San Pier Forelli perchè celebrasse in perpetuo un ufficio per l’anima sua e del consorte. — Al fratello Giovann’Andrea, morto presso Pisa il 5 ottobre del 1731, e alla moglie di lui, Agata Lucia di Pietro Nozzoli, morta il dì 11 gennaio 1730, il priore Vincenzio Sisto Troiani diede pia testimonianza di affetto istituendo due