Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/104

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alcuni pregevoli lavori, che soleva cifrare con le iniziali del suo nome e cognome.

Saverio Grue non fu solo valente nel dipingere, ma anche nel lavorare di stecca: come testimoni della sua valentia in quest’arte ci rimangono ancora alcune sue opere scolpite in porcellana. Poche son le pitture chelasciò a gran fuoco, perchè dopo la sua gioventù, abbandonò al tutto l’antica maniera. Talune maioliche da lui colorate si conservano nel Museo Bonghi, fra le quali si distingue una figura ovale della lunghezza di un palmo e mezzo, rappresentante la Torre di Babele: essa è ammirabile per la nettezza del contorno, e diligenza del disegno, come pure per la leggerezza del pennello. In questo dipinto l’artista ha segnato il nome nel modo seguente:

s. grue p. 1775.

Son molti i lavori lasciatici a fuoco di riverbero, i quali onorano e rendono pregevoli le antiche porcellane di Napoli.

GRUE FRANCESCO SAVERIO.

Da un altro ramo della famiglia Grue ebbe origine Francesco Saverio, che nacque da Giovanni e da Geltrude Amicucci il dì 12 maggio del 1720. Dopo aver appresi i rudimenti del disegno sotto la guida e disciplina del padre; questi essendo mezzanamente istruito nell’arte che professava, nel vedersi vantaggiare dal