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F.

Lettere del Vice-Console Napolitano, e del Gonfaloniere di Sinigaglia sopra la franchigia de’ posti che i Castellani godono nella fiera di quella Città.

«Al Signor D. Filippo Celli Sindaco di Castelli — Lodo il di lei zelo per il servizio de’ suoi amministrati majolicari, ma li medesimi potevano essere certi, che io non sarei stato neghittoso in vedere atterrare il muro del Fortino, ove i medesimi hanno il diritto di collocare le loro majoliche in tempo di Fiera in questa Città.

Le imperiose circostanze de’ tempi passati, dediti alla ribellione, non potevano dar luogo alla sospensione di un tale atterramento; ma rivoltomi a questa Magistratura locale, fummi assicurato che ai Reali sudditi nelle venture Fiere verrà assegnato il conveninente locale, che corrisponda a quanto essi sono in diritto di esigere; ed in tal modo ho assicurato ai medesimi di non perdere quanto li compete, in forza degli antichi trattati. E perchè Ella possa assicurare i suoi Amministrati, le accludo copia di lettera di questo signor Gonfaloniere, colla quale diritto viene garentito.

Sia certa che per parte mia mi farò sempre un dovere di sostenere i privilegi ed i diritti de’ Reali Sudditi alla mia cura affidati, e Sua Maestà conti in me uno de’ più fedeli suoi Rappresentanti.

Tanto in riscontro al suo pregiatissimo foglio de’ 19 languente mese. N.° 150; e pieno di stima passo a confermarmi — Sinigaglia 31 maggio 1831.»

Di V. S. Illustris.

Dev. Obb. Serv.

Il Regio V. Console

Natale Salvatori.

«Al Signor Natale Salvatori V. Console del Regno delle due Sicilie — È ben ragionevole, che i majolicari Castellani sudditi del Regno delle Due Sicilie abbiano a proseguire a godere di alcuni locali pel deposito delle loor majoliche, che nel tempo delle fiere di questa Città quivi esportano. Nonostante dunque l’avvenuta demolizione delle mura del così detto Fortino, assicuro V. S. Illustrissima, che ai Majolicari suddetti verranno assegnate pel tempo delle fiere venture altre convenienti località, che compatibilmente con le variazioni avvenute al sito delle mura discorse, corrispondano a quanto essi sono in diritto di esigere.