Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/55

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sino a palmi sette e mezzo di circonferenza, tazze, guantiere, sottocoppe, e tanti altri oggetti da tavola. Il museo Pasolini, tra le opere di Castelli, presenta allo sguardo del curioso osservatore sei posate complete di metallo dorato con manico di maiolica verde di bellissimo effetto, col cucchiaio tutto di maiolica1; ma il lavoro che più sorprende, e che merita in questo luogo particolar menzione, si è l’organo di maiolica, Opera del secolo XVIII, del dottor Giulio Cristofari. Venuto a questo medico un così ardito pensiero, si pose egli stesso a lavorar le canne di creta a simiglianza di quelle di piombo: e con tanta maestria le fece, che un artefice di sapere e di mano eccellente meglio non avrebbe potuto. Dopo smaltate e cotte, e ben accordate tra loro, le dispose con regola; ed aggiungendovi la tastiera anche di maiolica, riuscì felicemente a formare l’organo propostosi; il quale non so se parve più maraviglioso per la materia ond’era composto, o per la dolcezza del suono. Sventuratamente quest’opera impareggiabile cadde nella mani di persona, che non conoscendone i pregi, diedela per trastullo ai fanciulletti, che fra pochi dì la distrussero. Ricordo appena che udii suonare quest’organo nella mia fanciullezza; e mi sovviene con dolore che anch’io ebbi parte in quella distruzione; dalla quale non so come rimase salva una canna, che ora conservo come testimonio di questo singolare monumento dell’arte ceramica.

  1. V. Frati — Descrizione del museo Pasolini in Faenza, pag. 33 — Bologna 1852.