Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/90

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Non sappiamo quanto tempo il Grue dimorò in quella città: certo è che la fam dell’ingegno e del sapere di lui giunto agli orecchi del padre, questi lo richiamò e fecegli amorevoli e liete accoglienze. Tornato in patria, si applicò a dipingere maioliche, e tanto studio vi posse, che in breve lasciò addietro tutti della sua età, che in Castelli facevano professione di pittura: nè ci fu in avvenire chi gli ponesse il piè innanzi.

Le prime opere di questo artista, delle quali ho avuto notizia, son quelle che si veggono nella Chiesetta di S. Angelo presso Lucoli, nella provincia aquilana: vi figurò i più memorandi fatti di S. Francesco Saverio. Questi dipinti, lodati dal Leosini1, furono eseguiti dal nostro pittore in Bussi, piccolo paese dell’anzidetta provincia, dove anche al dì d’oggi si lavora assai mediocremente la maiolica: il che si scorge dalla seguente iscrizione ivi apposta:

franc. ant.s xaver.s grue
phil. et teol. doctor
inventor et pinxit
in oppid. buxi
anno d. 1713.

Due sonetti in lode dell’Apostolo delle Indie si leggono sotto queste pitture, i quali mostrano quanto il Grue valesse in fatto di poesia2.

  1. Monum. Stor. Art. ecc. pag. 262
  2. V. Documento Z.